Antichi Luoghi di Interesse della Penisola di Bodrum

Chiunque abbia un interesse per la storia ha bisogno di una settimana completa per esplorarli tutti.

Bodrum potrebbe essere pubblicizzato dagli agenti di viaggio come un'utopia festaiola ma è anche stata sede di molte civiltà di successo durante la storia. Hanno lasciato tracce del loro stile di vita in rovine e luoghi di interesse sparsi per tutta la regione. Chiunque abbia un interesse per la storia ha bisogno di una settimana completa per esplorarli tutti. Dai luoghi di interesse ben noti come il castello di San Pietro alle rovine meno conosciute di Euromos, tutti hanno attributi e qualità che li rendono degni di visita. 
Esplorare i Luoghi di Interesse Storico di Bodrum
L'esplorazione dovrebbe iniziare sul pendio dietro alla città principale dove si erge maestosamente un anfiteatro con una vista completa sul mare e sulla costa. Risalente al IV secolo a.C., era in grado di ospitare 13.000 persone ed è stato ben conservato. Questo sito è solo un'introduzione a questa regione durante i molteplici regni di vari imperi. 

Guarda dall'anfiteatro e in lontananza, per vedere il più famoso luogo di interesse di Bodrum. Eretto con orgoglio sulla costa rocciosa, il Castello di San Pietro è stato costruito dai Cavalieri Templari e ha avuto molteplici utilizzi nel corso degli anni tra cui prigione e porto di difesa. Oggi, il suo scopo è più pacifico come sede del Museo Archeologico Subacqueo. Numerosi concerti di pianoforte e balletto si tengono anche nell'anfiteatro durante tutto l'anno.
Dal castello al Mausoleo di Alicarnasso che era una delle sette meraviglie del mondo antico. Purtroppo oggigiorno, l'aspetto del sepolcro è molto diverso dai giorni in cui si ergeva grandioso e fiero. La struttura principale è crollata e sono visibili solo le fondamenta. La costruzione di Alicarnasso iniziò intorno al 350 a.C. per volere del re Mausolo. Morì prima del completamento e sua sorella, che era anche sua moglie, lo completò come tributo a lui. 

A breve distanza si trova la porta di Myndos, i resti delle antiche mura della città. Al massimo splendore, la porta forniva molta resistenza all'imperatore invasore, Alessandro Magno. Finora esistono solo rovine di due torri ma sono previste ulteriori scavi in modo che l'attuale aspetto insignificante della porta di Myndos dovrebbe cambiare in futuro.
In tutta la regione ma principalmente sulle colline costiere ci sono molti mulini a vento. Tutti sono ora in rovina e non più utilizzati per lo scopo precedente di macinare farina. I migliori esempi si trovano nella località costiera di Yalikavak. Durante l'esplorazione della regione alla ricerca di mulini a vento, tieni d'occhio anche le cisterne d'acqua. Individuabili per la loro forma a cupola bianca, furono costruite dai cittadini ottomani per raccogliere acqua.  

Rovine ai Margini di Bodrum
Euromos si trova lungo la strada Milas / Bodrum e gli storici affermano che sia uno dei templi di Zeus meglio conservati. Un altare esiste ai lati del tempio e sedici colonne si protendono verso il cielo. Si ritiene che sia stato costruito durante il regno di Adriano, gli storici hanno suggerito che il tempio non fu mai completato a causa della mancanza di decorazioni su alcune colonne.
Herakliea risale al periodo cario ed era utilizzata dai commercianti lungo la strada commerciale antica da Miletos a Efeso. Molti abitanti del villaggio guidano i visitatori attorno alle rovine della città che si trovano sul bordo del Lago Bafa. Un tempo un porto commerciale marittimo, fu abbandonato quando la città non poteva più commerciare a causa dei depositi del fiume Meandro che chiudevano l'entrata. 

Se hai ancora sete di ulteriori siti e luoghi di interesse storici, visita le regioni vicine di Izmir e Kusadasi. Hanno molte rovine antiche tra cui Efeso, la casa della Vergine Maria e Pergamo. In alternativa, la costa mediterranea della Turchia è sede della famosa Via Licia che traccia un percorso di tutte le rovine licee esistenti su questa costa tra cui Myra, Tlos e i siti UNESCO mondiali di Letoon e Xanthos. 

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Crediti fotografici: David Pedler, Physiowilly, Fazturkey
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